Arriva Santa Lucia!

Lucia era una giovane appartenente ad una ricca famiglia di Siracusa, che era stata promessa in sposa ad un pagano.
In occasione di un viaggio a Catania, sul sepolcro di sant'Agata, Lucia pronunciò il voto di verginità, chiedendo ad Agata di salvare la vita alla madre Eutichia. Al suo ritorno la madre guarì e Lucia distribuì i beni ai poveri e decise di rinunciare al matrimonio.
Il fidanzato non era contento del fatto che Lucia non ne volesse sapere così lui le disse che l'amava e che l'avrebbe sposata per avere anche lui un po' della sua bellezza: così lei si strappò gli occhi e glieli diede dicendogli che così avrebbe comunque avuto parte della sua bellezza, come voleva.
Il giovane non se lo sapeva spiegare e così Lucia gli disse " Non ti sposerò perché io sono cristiana" allora fu denunciata dal fidanzato stesso al console di Siracusa Pascasio e sottoposta a processo: doveva essere portata in un lupanare per essere oltraggiata, ma nulla riuscì a spostarla dal luogo dove si trovava.
Allora l'ira del console Pascasio si accese e fu cosparsa di resina e pece, e data a fuoco. Poiché le fiamme non la bruciavano fu condannata alla decapitazione. Situazione questa confermata dall'attuale stato in cui si trova il Corpo della Santa, venerato a Venezia presso la Basilica di Santa Lucia e Geremia.
La leggenda di Lucia nasce dal nome connesso con la luce, nome che avrebbe stimolato la fantasia popolare riguardo una tortura avente per oggetto gli occhi stessi, che, come dicono altre leggende, le sarebbero stati strappati dai carnefici così lei stessa se li sarebbe rimessi tornando a vedere.

In alcune regioni dell'Italia settentrionale, particolarmente nel Trentino e nelle province di Udine, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Verona, esiste una tradizione legata ai "doni di santa Lucia", figura omologa dei vari Babbo Natale, Gesù bambino, Befana ed altri che, durante i secoli, hanno sostituito l'antico culto degli avi, nell'immaginario infantile.
Secondo la moderna usanza, nata negli anni trenta e consolidatasi nei decenni successivi, i bimbi scrivono una lettera alla santa, elencando i regali che vorrebbero ricevere e dichiarando di meritarseli, essendo stati bravi ed obbedienti durante l'anno.


Ora...ammetto di non avere appeso fuori dalla finestra il classico mazzolino di fieno per l'asinello; ammetto anche che forse (e dico forse) così brava e obbediente durante tutto quest'anno non lo sono sempre stata; e ammetto anche di non aver scritto la letterina con l'elenco dei regali che vorrei....
però voglio i dolcetti li vogliooooooooooooooooo!!!!!!!



*Ele*

3 commenti:

Ale ha detto...

io ieri sera te li ho comperati i dolcetti!!!! questo dovevi dirlo!!!!!

Anonimo ha detto...

è vero è vero...me li hai comprati :) la liquirizia alla fragola.....i morbidelli....le gelatine...i soldini di cioccolato...il lecca lecca colorato...tanti bombiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :):):):):)

Anonimo ha detto...

Anche a Zurich è arrivataaaaaaaaaaaaa :) Ho la casa piena di skifezze.. mik says "fino ad aprile siamo a posto :)"...xò mi sa che nn sarà così..:D morbidoni a meeeeeeeeeeeee :D:D:D

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